Le lepri

Le lepri allevate si distinguono per l'essere definite davvero di cattura, ossia totalmente inselvatichite e aiutate dall'allevatore praticamente solo in fase di nascita. L'obiettivo principale infatti, rimane sempre quello della selvaticità degli esemplari.

Già con l'attenta scelta delle madri si ricerca la trasmissione genetica di un marcato carattere istintivo e selvatico.

Un'attenta attività di selezione ha infatti permesso di ottenere (seppure artificialmente) una lepre molto vicina a quella di razza italica: ciò è stato possibile tramite l'incrocio di diverse sottospecie e ricercando alcune caratteristiche fondamentali come la piccola taglia (2.8-3.2 kg) e l'attenzione all'elevato grado di rusticità.

Inoltre, l'isolamento quasi assoluto dall'uomo e tecniche quali la periodica introduzione di cuccioli di cane nei recinti stimola l'istinto alla fuga e alla difesa dei leprotti, permettendone la maturazione caratteriale e la reattività necessarie alla sopravvivenza in libertà.

Allevamento lepri

Grazie a rilevazioni statistiche è stato possibile rilevare che nelle zone di liberazione e lancio degli esemplari nati in cattività, vi è una percentuale di nascita e ripopolazione simile a quella delle zone ripopolate con esemplari di cattura locale e superiore di ben il 40-50% rispetto a quelle ripopolate con lepri di importazione.